ATTREZZATURA

Che cos'è il parapendio?

E’ un’ala in materiale polimerico che si trasporta in uno zaino e che una volta dispiegata in decollo si trasforma in un’affascinante macchina volante in grado di regalare emozioni senza pari. E’ un modo pratico e divertente di volare in assoluta libertà ed in totale sintonia con l‘ambiente. Inoltre è un mezzo ecologico, poiché trae energia dalle sole forze del pilota e della natura

Un parapendio è uguale ad un paracadute?

No. Il Parapendio è simile al paracadute direzionale a cassoni moderno ma presenta rispetto ad esso una differenza funzionale sostanziale: esso non deve subire lo shock di apertura, in quanto il parapendista decolla da un pendio con la vela già gonfia sopra la prorpia testa! Ciò consente una tecnologia costruttiva basata su materiali e geometrie più performanti.

Qual è l’attrezzatura indispensabile per il volo?

Per volare sono indispensabili tre elementi: il parapendio (in gergo ‘vela’), l’imbrago o selletta ed il casco. Va altresì sottolineato che, benché non obbligatorio per legge, il paracadute di emergenza è un accessorio altrettanto basilare per il raggiungimento dei massimi standard di sicurezza.

Quali altri accessori portano normalmente in volo i piloti?

I piloti, a seconda delle loro possibilità economiche e soprattutto del tipo di volo che andranno ad effettuare, possono contare su un’ampia gamma di accessori più o meno importanti a livello funzionale od estetico: si va dai capi di abbigliamento specifici (tute, scarponcini, guanti, occhiali, …) alle strumentazioni più avanzate (radio ricetrasmittente, altimetro, variometro, gps, bussola, fotocamera, sport cam…).

Quali sono le caratteristiche di planata di un parapendio moderno?

Un parapendio di medio livello è oggi in grado di planare dolcemente in aria calma con un tasso di caduta vicino ad 1 m/s ed una velocità prossima ai 40 km/h, ciò che gli consente di percorrere una distanza di circa 9 mt per ogni metro di quota perduto. Gestito da mani esperte e con condizioni meteo appropriate, un parapendio può pertanto veleggiare per ore coprendo facilmente qualche decina di km di distanza.

I parapendio sono tutti uguali?

Per un profano può essere difficile distinguere un parapendio da un altro, ma in realtà, un po’ come accade per le auto o le moto sportive, ne esistono di diverse tipologie: dalla vela concepita per la scuola (massima sicurezza), a quella progettata per le competizioni (massime prestazioni), a quella ideale per l’acrobazia, e così via. In generale si può affermare che, quanto più la sua forma sarà stretta ed affilata tanto più la vela avrà caratteristiche di volo migliori, ma richiederà – a pari margini di sicurezza – maggiori abilità di pilotaggio. E’ proprio per questo motivo che i parapendio sono suddivisi in differenti categorie, secondo un rigido protocollo di omologazione europeo. Il pilota dispone così di un criterio il più possibile oggettivo su cui basare le proprie scelte.

Ci sono limiti di peso?

I parapendio sono concepiti per portare in volo carichi compresi tra un valore minimo ed un valore massimo. Per fortuna ogni modello di vela viene costruito in diverse taglie, ciascuna delle quali è progettata per portare in volo pesi compresi in una forchetta di circa 20 kg, cosicchè chiunque può trovare il parapendio adatto alla propria stazza, un po’ come succede con i vestiti.

Qual è l’abbigliamento consigliato per il volo?

Anche durante la stagione calda conviene equipaggiarsi con vestiti piuttosto pesanti, poiché nel caso di guadagno di quota non trascurabile è facile raggiungere temperature inferiori agli 0°C. I piloti si vestono mediamente – a pari stagione – come se dovessero intraprendere una gita in montagna ad alta quota. In più dispongono di una confortevole tuta esterna antivento. Ai piedi è bene avere degli scarponcini tipo trekking, per limitare al minimo il rischio di slogature nelle fasi di decollo ed atterraggio. E’ consigliabile anche dotarsi di un paio di buoni guanti.

Quanto pesa l’attrezzatura per il volo in parapendio?

La sacca contenente tutto l’occorrente per volare si trasporta agevolmente sulle spalle e può pesare dai 10 ai 18 kg. La vela da sola può pesare dai 3 ai 5 kg. Esistono inoltre in commercio attrezzature specifiche per il cosiddetto para alpinismo (Hike&Fly), progettate con materiali meno pesanti, tanto che oggi si può arrivare ad avere tutto l’occorrente per planare all’interno di zaini molto confortevoli e caratterizzati da pesi complessivi inferiori ai 5-6 kg.

Quanto costa un’attrezzatura completa per il volo in parapendio?

Per un’attrezzatura nuova completa di vela, imbragatura, emergenza e casco, si potrà spendere tra i 3500 ed i 4500 €. Esiste un buon mercato di materiale usato certificato, vantaggioso soprattutto per chi inizia o comunque per chi non si lascia condizionare dal fascino dell’ultimo modello! In tal caso è facile risparmiare qualche migliaio di euro, ma è indispensabile affidarsi a persone oneste e competenti (un po’ come per l’acquisto di un’auto usata). Si sottolinea che gli allievi che si iscrivono ai nostri corsi, finchè non abbiano superato l’esame per l’ottenimento dell’abilitazione al volo, utilizzano il materiale fornito loro dalla scuola.

TECNICA DI BASE

Qual è la posizione del pilota in volo?

Il pilota vola seduto su di una comoda poltroncina, che é studiata per aiutarlo a controllare la vela oltre che con i freni, anche con lo spostamento del corpo. Il pilota é trattenuto nell’imbrago da delle cinghie. Una volta che esse siano allacciate non é assolutamente possibile lo sfilamento.

Qual è il margine di manovra del parapendio?

Il pilota comanda la vela soprattutto per mezzo di due maniglie. Tali comandi gli consentono di pilotare la vela variandone con precisione la direzione e la velocità. Le condizioni meteorologiche risultanto gestibili finchè le masse d’aria presentano caratteristiche di velocità e turbolenza non eccessive.

Da dove si decolla? E dove si atterra?

Si decolla normalmente da un pendio erboso con una corsa che sarà tanto più breve quanto più forte soffierà la brezza frontale. Si atterra pure in campi erbosi, preferibilmente delle dimensioni tipiche di un campo da calcio. In presenza di brezza anche l’atterraggio si risolve in pochi passi. Il dislivello tra decollo ed atterraggio di solito si aggira attorno ai 1000 metri.

Cosa deve fare il pilota durante il decollo e l’atterraggio?

Durante il decollo il pilota corre lungo un prato non eccessivamente inclinato, con brezza nulla o meglio frontale. Bastano pochi passi per gonfiare la vela sopra la testa, effettuare un controllo e staccarsi dal terreno. Il decollo, molto simile ad una partenza in seggiovia, é una fase critica che richiede la massima attenzione e concentrazione, ma se viene eseguito con la dovuta preparazione e cura, non presenta pericoli oggettivi: se qualcosa non dovesse risultare a posto (ad esempio un nodo tra i cordini), è sempre possibile sospendere la corsa prima del distacco e frenare la vela per impedire il decollo. Anche l’atterraggio, se affrontato con le tecniche imparate nel corso base, si risolve in pochi passi senza rischio alcuno.

Cosa deve fare il pilota durante il volo?

Deve controllare e pilotare il parapendio attraverso due maniglie. Trazionate simmetricamente esse consentono di variare la velocità di volo lungo la traiettoria rettilinea. Trazionate asimmetricamente esse consentono di effettuare delle precise virate.

Il parapendio è uno sport faticoso?

La pratica del volo in parapendio non richiede doti atletiche, ma una considerevole capacità di concentrazione e di equilibrio psico-fisico. Qualcuno dichiara che si tratta addirittura dello sport più intenso dopo gli scacchi, perché richiede al pilota una grande capacità di ragionamento e di controllo delle proprie emozioni. Ecco perché tale disciplina è praticata con successo anche da persone non più giovani e da molte donne!

E per recuperare l’automobile?

I siti di volo maggiormente frequentati dispongono di decolli che, se non già serviti da impianti di risalita turistici (funivie, seggiovie, cabinovie, …), dispongono di specifici servizi di navetta. In entrambi i casi, al costo di qualche euro, è possibile lasciare l’automobile in atterraggio e recuperarla comodamente al termine della giornata. Spesso, se la morfologia del luogo e le condizioni meteorologiche lo consentono, è possibile effettuare un top landing, ovvero riatterrare nelle immediate vicinanze del punto di decollo.

TECNICA AVANZATA

Cosa sono le ascendenze e come si possono individuare?

Esistono due tipi di ascendenza.

L’ascendenza termica è generata dal riscaldamento dell’aria presente in prossimità del suolo, quando questo è irraggiato dal sole; l’aria calda tende a risalire e così si genera una corrente ascensionale che parte dal suolo e termina ad una certa quota, secondo regole fisiche ben definite. La zona sommitale di tale corrente verticale è spesso segnalata dalla presenza di nubi cumuliformi.

L’ascendenza dinamica è generata dal movimento orizzontale delle masse di aria (venti), costrette a deviare verso l’alto in presenza di un ostacolo (costa o catena montuosa).

I piloti esperti, aiutati in ciò da strumentazioni specifiche, si avvantaggiano di questi fenomeni atmosferici per riuscire a rimanere in aria a lungo e per coprire notevoli distanze.

Quanto si sale e quanta distanza si può percorrere con il parapendio?

L’altezza raggiunta, la distanza percorsa ed il tempo di volo dipendono sostanzialmente dalle condizioni meteorologiche, nonché dall’abilità e dagli obiettivi del pilota. Non è comunque raro raggiungere i 3000 m di quota. Per quanto riguarda la distanza, anche se i record mondiali si misurano ormai in centinaia di chilometri, la maggior parte dei piloti non si sposta di molto dai punti di decollo, percorrendo distanze tipiche di qualche decina di km. La durata del volo va da un minimo di 15 min ad un massimo di qualche ora.

Qual è il periodo dell’anno indicato per il volo in parapendio?

Il volo libero in parapendio si pratica con soddisfazione tutto l’anno. La stagione calda, in particolare la Primavera, regala mediamente condizioni di attività termica migliori. Tale stagione è apprezzata dai piloti esperti perché più alta è la probabilità di poter effettuare buoni voli in termini di durata e di distanza (le giornate migliori da questo punto di vista sono quelle in cui il cielo si presenta punteggiato da poche nuvole bianche cumuliformi). La stagione fredda è invece apprezzata da chi ama il volo in pieno relax, essendo di norma la massa d’aria meno agitata.

Esistono competizioni nel mondo del parapendio?

Le gare di parapendio sono simili ad una regata velica. I piloti devono compiere un percorso a boe su distanze che mediamente sono comprese tra i 50 ed i 100 Km. Il vincitore sarà colui che raggiungerà per primo l’arrivo o, in sua assenza, colui che avrà percorso il tragitto maggiore. Esistono anche siti sui quali è possibile scaricare la traccia gps dei propri voli di distanza. Vengono ivi stilate classifiche annuali (internazionali, nazionali, regionali, …) che, con regole comuni, mettono in confronto i migliori voli che ciascun pilota realizza durante l’anno. La differenza sostanziale tra i due tipi di competizione risiede nella maggiore libertà che nel secondo caso è data al pilota, il quale potrà sempre scegliere il tempo ed il luogo delle proprie performance. Senz’altro ciò si avvicina di più allo spirito stesso del Volo Libero, ma d’altra parte non consente un confronto tra i piloti sul medesimo terreno di gara.

SICUREZZA

ll parapendio da problemi di vertigini?

Problemi di vertigine possono sorgere per chi è realmente affetto da questo tipo di patologia. Attenzione però a non confondere le vertigini con la normale paura del vuoto, che colpisce tutti gli uomini e che nel caso del volo in parapendio non è assolutamente un problema. Chiunque – piloti compresi – prova disagio guardando giù da un ponte o da un balcone; sensazione che si amplifica nel caso di assenza di sicurezze (barriere, imbragature, …). Durante il volo, complice la comoda posizione e l’assenza di riferimenti terrestri vicini, tale percezione è del tutto assente. Una volta in volo la sensazione è addirittura molto meno fastidiosa che quella che si prova quando si è seduti in seggiovia!

E' pericoloso volare in parapendio?

Volare in parapendio può essere pericoloso esattamente allo stesso modo di qualunque altra attività sportiva. Se praticato con responsabilità, con una buona preparazione tecnica e teorica, con materiale certificato ed in condizioni meteorologiche adeguate, il rischio è pressochè nullo. A quel punto le fasi più delicate del volo si riducono ai momenti di maggiore vicinanza al suolo (decollo ed atterraggio) e nella peggiore delle ipotesi ci si può imbattere in una slogatura alle articolazioni. Gli incidenti causati da cedimenti strutturali o difetti costruttivi sono altamente improbabili, soprattutto nel caso di utilizzo di attrezzature sottoposte a revisione e controllo periodici.

Il parapendio è uno sport per gente ‘estrema’?

No. Il volo in parapendio – e questa è forse una delle sue caratteristiche migliori – può essere declinato secondo un ventaglio di modalità molto eterogeneo (tranquille planate, voli di distanza, competizioni, acrobazia, …), ciascuna delle quali può a sua volta essere intrapresa con scale di impegno, profondità e contenuto adrenalinico crescenti. In ogni caso il pilota mantiene sempre elevatissimi i priopri margini di sicurezza, volando con attrezzature ed in condizioni meteorologiche adeguate al proprio grado di esperienza. Così tra i praticanti è possibile trovare individui con motivazioni, stili di vita ed estrazioni sociali molto diverse tra loro, senza distinzione tra sesso, età anagrafica e possibilità economiche.

E’ previsto un paracadute di emergenza?

Si. Ogni pilota dispone di un paracadute di emergenza che può essere estratto in situazioni di volo irrecuperabili. Paracadute e parapendio rimangono entrambi vincolati al pilota durante la fase di emergenza. La filosofia è la seguente: il paracadute non deve mai servire ma deve esserci sempre! Solo così si garantisce il massimo standard in termini di sicurezza.

CORSI DI VOLO

Come si prenota il corso?

Per prenotare il corso basta telefonarci od inviarci una e-mail (vedere la sezione CONTATTI di questo stesso sito).

Quanto costa il corso?

Il costo del corso è pari a 1800€. Esso include il noleggio dell’attrezzatura completa (composta da parapendio, imbragatura, paracadute di emergenza, casco e radio LPD), fino al superamento da parte dell’allievo dell’esame per l’ottenimento dell’Attestato di Volo, indipendentemente dal numero di lezioni e di voli necessari al compimento dell’iter didattico.

Il pagamento è agevolato dalla seguente suddivisione: una caparra di 600€ da versare all’atto dell’iscrizione, una prima rata di 600€ da versare prima dell’esecuzione del terzo volo alto da solista (attorno a metà corso) ed un saldo di 600€ da versare prima del compimento del trentesimo volo alto da solista.

Quanto dura il corso?

Il corso ha una durata media che varia dagli otto ai dieci mesi, in dipendenza dall’attitudine dell’allievo, dalla frequenza con la quale egli partecipa alle lezioni, e soprattutto dalle condizioni meteorologiche stagionali.

Quando inizia il corso?

In genere il corso di volo ha inizio verso fine agosto. La motivazione è prevalentemente didattica; così facendo infatti si termina la fase pratica di esercizi a terra in tardo Autunno e l’allievo comincia a volare da solo in Inverno, quando le condizioni meteorologiche sono mediamente molto dolci. Durante la parte finale del corso, che viene ad essere svolta in Primavera/Estate, l’allievo saprà gestire al meglio le condizioni naturalmente più turbolente e potrà sperimentare in piena sicurezza le sue prime correnti ascensionali.

Il corso procede per singoli allievi o per gruppi di allievi?

Preferiamo di gran lunga organizzare il corso a gruppi, ciascuno composto da un numero massimo di circa 20 allievi. Tale soluzione ci consente di svolgere un corso all’anno, con inizio a settembre e fine in tarda Primavera. Il nostro vantaggio è logistico, in quanto così facendo riusciamo ad ottimizzare al meglio la sequenza delle lezioni teoriche e pratiche, concentrando al meglio le nostre risorse. I vantaggi per gli allievi sono innumerevoli: la durata del corso, a parità di contenuti ed attività, risulta inferiore; la qualità dell’insegnamento risulta superiore; l’affiatamento del gruppo rende il percorso più piacevole e redditizio; dopo l’esame ci si ritrova con un buon numero di amici con cui cominciare a condividere la passione per il volo.

E se non sono sicuro di iscrivermi?

NorthWestParagliding A.S.D. organizza almeno una volta all’anno una giornata di prova gratuita (vedere la sezione Open Day di questo stesso sito). Chi è interessato può parteciparvi, per rendersi conto di persona del percorso che eventualmente vorrà intraprendere.

Chi fornisce l’attrezzatura per il corso?

L’attrezzatura (parapendio, selletta con protezione e paracadute di soccorso, casco e radio LPD) viene interamente fornita dalla scuola fino all’ottenimento dell’Attestato di volo.

Quali sono i requisiti di legge per poter partecipare al corso?

Possono ottenere l’Attestato di volo solamente i cittadini dell’Unione Europea residenti in Italia. Essi devono presentare tra l’altro: Nulla Osta al rilascio dell’Attestato di volo da diporto sportivo, emesso dalla Questura della Provincia di residenza; certificato biennale di idoneità fisica, rilasciato da medico sportivo.

Qual è l’età minima e massima per poter partecipare al corso?

Occorre avere almeno 18 anni per poter partecipare al corso. Tale età minima scende a 16 anni con il consenso dei genitori. Non c’è età massima: dipende dallo stato fisico dell’interessato!

Com’è strutturato il corso?

Il corso si divide in una parte teorica ed una parte pratica, complementari l’una all’altra. Esse vengono svolte parallelamente. La parte pratica a sua volta è suddivisa in due fasi: la fase dei campetti a terra, che serve a dare all’allievo la giusta confidenza con il mezzo, e la fase dei voli alti radio assistiti, che lo porta a svolgere in piena autonomia l’attività da solista.

In cosa consiste il programma teorico?

Il programma teorico prevede un numero minimo di oltre trenta ore di lezione in aula. Vi si apprendono nozioni di aerodinamica, meccanica del volo, tecnica di pilotaggio, meteorologia, legislazione, primo soccorso. Ad ogni allievo viene consegnato un libro di testo, completato da numerose dispense.

In cosa consistono i campetti?

La prima fase del corso pratico di parapendio si svolge su un prato in leggera pendenza, dove gli allievi imparano a distendere la vela al suolo ed a controllare che i cordini non siano ingarbugliati. L’allievo, disposta la propria vela sul terreno, si aggancia agli elevatori sotto la supervisione dell’istruttore; inizia la corsa graduale; grazie al vento frontale la vela si gonfia e si stabilizza sopra la sua testa. L’istruttore controlla la corsa dell’allievo e gli impartisce le istruzioni. La dolcezza del pendio e la scarsa efficienza delle vele scuola impediscono il decollo, ma consentono di familiarizzare con il controllo del parapendio, che può essere diretto dove voluto per mezzo di due comandi: il freno destro o sinistro per girare rispettivamente a destra e sinistra. Terminata la corsa, l’allievo fa un fiocco della vela e ritorna al punto di partenza. Una volta certo che l’allievo é in grado di controllare a sufficienza il suo parapendio, l’istruttore gli fa compiere alcuni brevissimi voli di poche decine di secondi per abituarlo al decollo, al vuoto sotto i piedi ed all’atterraggio.

Cosa sono i voli alti radio assistiti?

Una volta pronto, dopo non meno di sei weekend passati al campetto, l’allievo effettua il suo primo volo alto (alcune centinaia di metri di dislivello). Controllato da un istruttore al decollo ed uno all’atterraggio, deve eseguire esclusivamente le istruzioni che gli arrivano via radio. In questo modo acquista la sicurezza e la dovuta manualità nelle manovre di volo. Durante i primi voli, ogni manovra dell’allievo è espressamente comandata e regolata dalle istruzioni impartite via radio dall’istruttore: in pratica nelle prime fasi è un po’ come se l’allievo facesse da servocomando per il parapendio. Gradualmente l’allievo acquisterà autonomia fino ad arrivare all’esame per l’attestato di volo.

E’ obbligatorio superare l’esame?

Per volare è obbligatorio disporre dell’Attestato, rilasciato dall’Aero Club d’Italia a seguito del superamento di un apposito esame teorico e pratico. Il corso si intende concluso solo ad esame superato.

Cosa succede dopo il superamento dell’esame?

Una volta ottenuto l’Attestato per il volo libero da diporto o sportivo (VDS/VL), il pilota si iscrive al club che gestisce la propria zona abituale di volo. I costi di mantenimento dell’Attestato di volo non sono onerosi. Ogni 2 anni occorre ripetere la visita medica (circa 50€) e rinnovare l’Attestato presso Ae.C.I. (180€ per il primo rilascio e poi 52€ per ogni rinnovo biennale). Non è richiesto di garantire un’attività/annua minimale.

In quali giorni si svolgono le lezioni teoriche e pratiche?

Il corso pratico si svolge prevalentemente il sabato e la domenica (e se necessario e possibile anche nei periodi festivi). Il nostro staff mette inoltre a disposizione almeno un giorno infrasettimanale, che viene scelto di settimana in settimana sulla base delle previsioni meteorologiche e della disponibilità degli allievi, con particolare riguardo per quelli che non possono disporre dell’intero week end.

Il corso teorico si svolge in aula una sera alla settimana, normalmente dalle 21:00 in avanti. Il giorno si sceglie sulla base delle esigenze degli iscritti. Se non è possibile accordare tutti gli allievi su un unico giorno, la lezione viene replicata per due sere alla settimana. Sono previste anche lezioni teoriche di recupero durante i fine settimana di brutto tempo.

Molte lezioni vengono replicate anche su piattaforma on line, per agevolare gli Allievi più lontani.